TOXIC GREEN – GARBAGE

TOXIC GREEN – GARBAGE

PRODUZIONE SANPAPIÉ

Coreografia
Lara Guidetti

Assistente alla drammaturgia
Saverio Bari

Elaborazioni musicali e musiche originali
Marcello Gori

“Salimmo sù, el primo e io secondo, tanto chi vidi le cose belle che porta’l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle”

DEBUTTO
RASSEGNA STAMPA

CAST &
CREDITS

Danzatori: Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco

 

Produzione Sanpapié
Coreografia: Lara Guidetti
Assistente alla drammaturgia: Saverio Bari
Elaborazioni musicali e musiche originali: Marcello Gori
Costumi: Fabrizio Calanna
Scenografia: Maria Croce
Light designer: Simone Fini
Progetto vincitore del Bando Greening Arts promosso dalla rete Intersezioni del Friuli Venezia Giulia

Con il sostegno di AreaDanza – azienda RE49 Udine e di MiC – Ministero della Cultura

Sinossi

IDENTITÀ 2.0

Lo spettacolo TOXIC GREEN prosegue e sviluppa la ricerca iniziata con lo studio site-specific per spazi urbani FROM GARBAGE TO STARS, vincitore del bando Greening Arts promosso dalla rete Intersezioni del Friuli-Venezia Giulia, con il sostegno di Compagnia Arearea e azienda RE49 che presenteremo di seguito come spin-off dell’opera. Tre corpi abitano una zattera nel vuoto: un’arca archetipica che galleggia su un mondo tossico, dove non ci è dato capire se i rifiuti sono gli uomini, le cose o l’ambiente: una dimensione dove la spazzatura è diventata casa e permea menti e relazioni. Ci domandiamo cosa accada quando un rifiuto non può essere riciclato o quando un essere umano non può essere riformato.
Quale mondo possiamo immaginare quando il cambiamento sembra reso impossibile dall’accumulo, dall’abbandono, e dalla condanna a ripetere se stessi e i propri errori? Ecco allora che ci troviamo alle porte di un inferno dantesco, dove l’uomo incarna la “fiera” che gli impedisce di progredire, “impedimentum” da superare per intraprendere quella discesa agli inferi che ci porterà “a riveder le stelle”. La danza, tra azione performativa e astrazione, si pone un obiettivo molto concreto e svelato sul limite fisico del corpo e sulla sua capacità di resistere in situazioni estreme e di privazione, alla ricerca del motore
rigenerativo insito in ogni apparente vicolo cieco. La scenografia ed i costumi sono interamente realizzati con materiali di scarto o riciclati in accordo con la politica di economia circolare dell’azienda RE49 da cui il progetto ha avuto inizio.

Spin-off dell’opera TOXIC GREEN, FROM GARBAGE TO STARS, nasce come studio site-specific per spazi urbani, in seguito alla vincita del bando Greening Arts promosso dalla rete Intersezioni del Friuli-Venezia Giulia, con il sostegno di Compagnia Arearea e azienda RE49.