ZTA-zona temporaneamente autonoma è un corteo danzante, una parata di corpi di età diverse che collega simbolicamente due luoghi della città di Reggio Emilia: la balera tricolore e lo skate park, costeggiando gli spazi riqualificati delle reggiane, occupando strade, rotonde ed elementi urbani in un flusso ininterrotto di persone che ballano e “pedalano” per portare corpi e musica verso un “oltre” condiviso.
Lo spettacolo è il risultato finale del Laboratorio dal titolo Dal liscio al rave, un progetto di danza intergenerazionale che ha coinvolto cittadini e cittadine di Reggio Emilia over 55 e under 25, realizzato da Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto (all’interno di Over Dance) insieme a Fondazione I Teatri, Comune di Reggio Emilia, Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, con il sostegno di Fondazione Manodori e la collaborazione dei Centri sociali Rosta Nuova, La Mirandola e Tricolore, dove il laboratorio si è svolto tra novembre 2022 e maggio 2023. La coreografia è a cura di Lara Guidetti.
Le strutture musicali, relazionali e i passi del ballo liscio si confrontano con l’anarchia del rave che richiama ad una collettività più libera e connessa, rifiutando ruoli e convenzioni. Il corteo vedrà sfilare i cittadini del laboratorio “dal liscio al rave” che per mesi si sono impegnati in un reciproco scambio di pratiche fisiche e conoscenza, immergendosi nei passi dei diversi balli, inventandone di nuovi e aprendosi ad un movimento primitivo e senza regole, per diventare, letteralmente, un unico “corpo di ballo”. Ad accompagnarli, insieme alla musica, ci saranno parole e testimonianze dei protagonisti storici dei due universi di riferimento: da Casadei e Castellina, agli operai delle reggiane e i gruppi rave degli anni 90 e 2000.
Un cammino “Dal liscio al rave” come equazione possibile tra tradizione e innovazione: processi in continuo movimento che riflettono epoche diverse ma si intrecciano inevitabilmente nel presente e nella relazione intergenerazionale che si sublima nella scoperta che il motore interno alla danza è sempre lo stesso. Ecco allora che abbiamo la possibilità di sospendere il tempo per un momento e trasformare le strade della città in centro sociale e palcoscenico esteso in cui le diverse età si integrano come in un unico organismo.