DANCING BRUNO: ballando con il libro!
Lunedì 4 marzo 2024, alle ore 18.30, è andata in scena, nello spazio della Cupola Arnaboldi di Pavia, la performance Dancing Bruno: ballando con il libro!, esito pubblico finale del ciclo di laboratori di danza e teatro con i cittadini e gli studenti dell’Università, curato da Sanpapié, all’interno del progetto di rigenerazione urbana Biblioinsieme del Comune di Pavia, in collaborazione con Officine Creative – laboratorio di produzione per le arti visive e performative dell’Università di Pavia e il Dottorato di Ricerca PNRR in Scienze del Testo Letterario e Musicale.
Trenta cittadini di ogni età, insieme agli studenti universitari, si sono ritrovati in alcune biblioteche di quartiere, per confrontarsi, attraverso i linguaggi del teatro e della danza, con i personaggi evocati da libri e racconti, rielaborandoli attraverso il proprio immaginario in nuovi profili inediti e originali che si incontreranno nella balera di Dancing Bruno, in un intreccio di corpi e di storie.
Sono così emersi temi e situazioni comuni che prendono vita nei gesti e nei movimenti dei performer danzatori: il sentirsi stranieri nel mondo e a sé stessi, la vulnerabilità dei corpi, il ballo popolare come forma democratica e rituale di incontro tra individui e comunità.
Attraverso il rapporto con il libro, i cittadini hanno dunque realizzato una partitura individuale e corale danzata e recitata che ha popolato di storie le biblioteche, conferendo a questi spazi di cultura una rinnovata dimensione vitale, di relazione tra generazioni differenti e condivisione di memorie personali. La valorizzazione dei legami tra abitanti e spazi di vita ha trovato espressione tramite l’azione artistica di persone dai venti ai settant’anni, che hanno messo in gioco se stesse, divertendosi.
Dal punto di vista del processo, il ciclo gratuito di laboratori si è svolto nelle biblioteche di quartiere Angelo Gambini (Borgo Ticino), Lia Bolocan (Pavia Ovest) e Giordano Varesi (Vallone). I trenta cittadini e studenti partecipanti, molti dei quali senza alcuna esperienza teatrale e di danza, sono stati inizialmente divisi in tre gruppi per ogni territorio di appartenenza. Dopo quattro mesi di laboratori incrociati, i gruppi si sono poi riuniti in sessioni intensive di lavoro che hanno portato a una grande creazione collettiva che animerà uno degli spazi urbani più rappresentativi di Pavia: la Cupola Arnaboldi, cuore della città e, in questo caso, simbolo del legame fra centro e periferia.