BALERHAUS

BALERHAUS

ammiraglio registico
Marco Maria Linzi

comandante di pista
Lara Guidetti

timoniere
Marco “Sig. Mario” De Meo

Per chi non sa un passo, per chi li sa tutti
Per chi inciampa, per chi vola…
O per chi sa solo saltare.

DEBUTTO/ESIBIZIONI
RASSEGNA STAMPA

ORCHESTRA &
EQUIPAGGIO

capitano d’orchestra Ale “Kape” Sicardi
musicanti di poppa I Morbidissimi
sirena da Balera Nicoletta Bernardi
nostromo organizzativo Fabio Ferretti

equipaggio Saverio Bari, Micaela Brignone, Sabrina Faroldi, Marcello Gori, Stefano Slocovich, Cecilia Vecchio e i danzatori della compagnia Sanpapié

con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Settore Spettacolo e di Fondazione Cariplo

Sinossi

IDENTITÀ 2.0

Balerhaus è una vera e propria serata danzante con musica dal vivo; un happening dove ballo liscio (che il pubblico può imparare attraverso tutorial dal vivo), danza contemporanea e teatro si incrociano, ripercorrendo la storia di un luogo – la Balera – che ha segnato usi e costumi di generazioni intere e il cui potere di attrazione oggi è tornato ad essere forte anche tra i giovani.

Le tipiche danze della balera determinano le sezioni della serata; in Balerhaus ballano tutti, performers e pubblico, accompagnati da tutor: non insegnanti professionisti, ma una coppia che ha vissuto la pista da ballo per una vita intera e che si presta a guidare il pubblico alla scoperta dei passi del valzer, della polka, del cha cha cha… Tutto accade velocemente, non c’è davvero il tempo per imparare, ma per averne un’idea sì, perché in fondo ciò che conta non è la forma, ma la voglia di provare e ci sono sempre due possibilità: scatenare senza pudore il proprio valzer, la propria rumba, oppure farsi guidare da chi quei balli li sa fare.

I PERSONAGGI

In Balerhaus c’è il presentatore, l’ammiraglio della serata, che accoglie il pubblico, detta le “;istruzioni per l’uso” della serata, lo guida e lo sgrida; il front man dell’orchestra che gioca ironicamente con le immaginarie radici dei balli e delle musiche proposte; il comandante di pista, che indica le regole delle varie sezioni della Balerhaus, i performers, che affiancano i due tutor nell’opera di trasmissione al pubblico, l’Electrobalera, che mescola i versi dei poeti dialettali con le rivisitazioni in chiave techno elettronica dei più celebri brani del liscio.
E all’improvviso irrompono le performance… Le varie espressioni d’arte giocano con le suggestioni della Balera e i suoi rapporti sociali – l’invito al ballo, la scelta, lo sguardo degli altri, le prime emancipazioni femminili; squarci su mondi interiori che si muovono tra paura e desiderio, tra fragilità e rivolta, nella costante ricerca di un linguaggio popolare ma non banale, profondo ma non elitario che reinterpreta quel mondo sia attraverso una lettura ironica, sia attraverso una sincera ricerca del naif come elemento perduto.

I personaggi che entrano in scena sono gli stessi con cui lo spettatore si ferma a fare due chiacchiere al bar, e che magari qualche minuto dopo, lo inviteranno a ballare insieme il cha cha cha. La serata si completa con la proiezione di filmati che esaltano la dinamica del ballo e introducono note di costume degli anni ’50 e ‘60. In Balerhaus ognuno si veste come vuole, ognuno declina la propria visione di balera per come vorrebbe che fosse, per come si sente di incontrare l’altro in un contesto “fuori da questo mondo”; l’importante è che ci si vesta e ci si senta “da balera”. Balerhaus si pone all’incrocio tra partecipazione e fruizione, fa confluire desideri differenti che mettono insieme nuove e vecchie generazioni facendole partecipare tutte insieme ad un altro gioco, portandole via via in una Balera artistica, che non è mai esistita.